Per molti appassionati di sport, la parola “Muri” evoca immagini di pendii a doppia cifra, salite senza fine e il temibile trentesimo chilometro di una maratona. Sono spesso proprio questi “Muri” che rendono lo sport così avvincente e imprevedibile.
Tuttavia, nella vita di tutti i giorni, non vogliamo sentirci come dopo aver corso una maratona o aver fatto una ripida salita e di conseguenza cerchiamo la stabilità.
La stabilità ci tiene lontani da eventi caotici e incontrollati (per l’appunto: Muda Muri Mura), motivo per cui i giapponesi della Toyota, massimi esperti di processi, hanno inserito la stabilità alla base della piramide del sistema produttivo Toyota comunemente noto come Toyota Production System (TPS).
I padri fondatori del TPS si sono accorti che ogni giorno la stabilità dei processi è messa a repentaglio da tre fattori, le così dette 3 MU:
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- Muri
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- Mura
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- Muda
In questo articolo scopriremo i tre principali ostacoli alla base di processi che generano valore.
Pronto?
Let’s unfold it!
Muda: i 7 sprechi del lean management
Il termine “Muda” nella lingua giapponese traduce l’idea di spreco. Tale concetto fu introdotto per la prima volta da Taichi Ohno, il quale identificò sette differenti tipologie di sprechi all’interno dei processi produttivi. Questa consapevolezza ha portato, insieme ad altre geniali controintuitive intuizioni, alla creazione del sistema produttivo Toyota.
I 7 sprechi individuati da Ohno sono:
- Sovrapproduzione
- Movimentazioni
- Trasporto
- Rilavorazioni (Difetti)
- Tempi morti (attese)
- Scorte
- Processi non opportuni con extra-lavorazioni
La capacità di individuare e riconoscere gli sprechi rappresenta un’attività di fondamentale importanza per migliorare qualsiasi processo. L’importanza degli sprechi può essere compresa attraverso il modello di definizione del prezzo di mercato, come illustrato nell’articolo sul primo principio, o semplicemente notando che le attività che compiamo quotidianamente si dividono in attività che generano valore e attività inutili che non portano valore.
Informalmente, si è soliti aggiungere un’ottavo spreco che varia a seconda del contesto: sottoutilizzo del capitale umano, conoscenza, creatività, …
Muri
Il termine giapponese “Muri” si riferisce alle attività che generano sovraccarico eccessivo sui lavoratori, macchinari o sistemi, portando a stress, inefficienza e potenziali errori. In altre parole, si tratta di una situazione di sovraccarico in cui le attività o le risorse richieste superano le capacità o le risorse disponibili per completare il lavoro in modo efficiente e accurato.
Un esempio di Muri può essere rappresentato dal burnout dei dipendenti o dalla rottura di macchinari a cui si richiede di lavorare ininterrottamente per soddisfare le eccessive richieste.
Il sovraccarico del sistema può portare a errori nella produzione, tempi di attesa prolungati o altri problemi che influiscono sulla qualità e sulla produttività complessiva.
Una tipica causa di Muri è rappresentata dalla variazione della domanda che porta a picchi di lavoro in una determinata fase di un processo. Immaginiamo le attività legate alle mimose nel periodo a ridosso dell’8 marzo piuttosto che la produzione di dolci pasquali o natalizi.
Mura
Il termine giapponese “Mura” si riferisce alla variabilità e all’irregolarità che si possono verificare all’interno di un processo. L’irregolarità di un processo consiste nella variabilità dell’output prodotto che può causare inefficienze, ritardi e problemi di qualità.
L’irregolarità può colpire qualsiasi delle 4M (Man, Material, Machine, Method) che compongono un processo, per fare alcuni esempi pratici: assenza di personale, rotture di macchine, varizione della domanda di mercato, differenza qualitativa delle materie prime e diversa modalità di realizzazione di un prodotto da parte di un fornitore.
Per ridurre il Mura presente nei nostri processi, la piramide del toyota production system ci viene in aiuto suggerendoci lo strumento della standardizzazione dei processi. Un processo standardizzato è un processo il cui output diventa ripetibile e getta così le base per il suo successivo miglioramento.
Differenza tra muri e mura
Nella riprogettazione di un processo il concetto di Mura (irregolarità) è spesso associato ai concetti di Muri (sovraccarico) e Muda (spreco).
Se avessi un sistema regolare non avrei la nascita di sovraccarichi nelle risorse e non vi sarebbero variabilità nel processo che causano situazioni impreviste che portano a sprechi. In altre parole, l’irregolarità (Mura) può portare alla generazione di sprechi (Muda) e sovraccarichi (Muri).
Il sovraccarico di una risorsa in un processo è spesso associato al concetto di Mura. Ad esempio, nel settore della produzione di panettoni e pandori, si verifica una forte richiesta dei prodotti durante i mesi invernali, a ridosso delle vacanze natalizie, mentre la domanda è molto più bassa nei mesi estivi. Questo particolare situazione può portare ad un sovraccarico di lavoro delle risorse durante i mesi invernali (MURI) e un sottoutilizzo (MURA) negli altri periodi dell’anno. Per evitare che le risorse siano sottoposte a sovraccarichi eccessivi si anticipa la produzione dei dolci natalizi di diversi mesi per distribuire la domanda in modo più uniforme e prevenire picchi di lavoro.
Muda muri mura: in conclusione...
In conclusione, nella riprogettazione dei processi, i concetti di Muda, Muri e Mura rappresentano un importante punto di partenza che determina l’efficienza, la qualità e l’affidabilità dei processi in cui entriamo ogni giorno.
La riduzione dello spreco (Muda), la gestione del sovraccarico (Muri) e la minimizzazione dell’irregolarità (Mura) sono obiettivi fondamentali per le persone che vogliono liberare tempo all’interno della propria giornata, per le organizzazione che mirano ad aumentare la propria competitività sul mercato e per chi vuole fare il doppio in metà tempo.
Impossibile?
Seguitemi in questo articolo per iniziare a scoprire i 7 sprechi che ci impediscono di sfruttare al meglio il nostro tempo, provare per credere!