Una pizza mal riuscita: l'approccio per processi nella vita di tutti i giorni
Sta iniziando il weekend e non vedete l’ora di preparare una pizza fatta in casa. Il mese scorso avete provato la stessa ricetta ma avete completamente bruciato la pizza non sentendo suonare il timer del forno.
Questa volta, vi ripetete, l’unico risultato accettato è un’ottima pizza.
Avete comprato un timer da cucina e avete già settato due sveglie sul telefono.
Dodici ore dopo… siete arrabbiati mentre mangiate con fatica l’ultima fetta di una pessima pizza, non bruciata ma pessima.
La cottura era perfetta ma non avete prestato altrettanta attenzione alle altre fasi: scelta degli ingredienti, impastamento, farcitura e impiattamento.
In altre parole vi siete concentrati su una fase singola e non sull’intero processo.
Prima di iniziare ad impastare la pizza successiva vi chiedete, cos’è un processo?
Let’s unfold it!
Approccio per processi: che cos'è un processo?
Negli ultimi 5 anni, se avete distrattamente ascoltato la radio o qualsiasi altro media, vi sarete accorti del notevole aumento di frequenza di utilizzo dei termini “valore” e “processo“.
In questo blog abbiamo affrontato il concetto di “valore” come Primo principio del lean thinking . In questo momento invece ci concentreremo sul secondo termine, che costituisce la base di qualsiasi nostro ragionamento da qui in avanti: i processi.
Solitamente, quando pensiamo a un processo, immaginiamo una serie di fasi che portano ad un risultato, che varia a seconda del campo in cui ci troviamo. Ad esempio, ci sono processi di selezione, processi giuridici,processi industriali, processi aziendali, processi chimici, processi produttivi e così via.
La definizione di processo corretta che accomuna tutti questi ambiti è la seguente:
Un processo è un insieme di fasi o attività che trasformano un input in un output.
Nella realizzazione di questa conversione sono coinvolte alcune risorse che elaborano l’input, chiamate risorse trasformanti, e altre risorse che subiscono la trasformazione, chiamate risorse trasformate.
Tornando agli esempi di processo precedente:
- Processi di selezione
Gli input del processo sono una lista di potenziali candidati e delle specifiche di must e want per una determinata posizione lavorativa. I candidati sono risorse trasformate da altre persone chiamate comunemente HR o esaminatori che agiscono come risorse trasformanti. L’output del processo sarà il candidato ritenuto più allineato alla posizione, tra tutti quelli che si sono candidati.
- Processi giuridici
L’input è un reato o una presunta violazione, l’output è una condanna/assoluzione.
Pensare in termini di processo significa considerare un insieme di attività che portano alla trasformazione di un input in un output. Questa capacità è diventata una delle competenze più richieste negli ultimi anni, in quanto permette di avere una visione d’insieme che va oltre le singole fasi e che, partendo dall’obiettivo finale (l’output), consente di ragionare sul modo più efficace ed efficiente per raggiungerlo.
Definizione di processo: la scelta dei confini del processo
Molti di voi arrivati qui potrebbero protestare che una definizione di questo tipo lascia ampio spazio all’immaginazione: La costruzione di una nuova casa è un processo? Un assemblaggio della durata di poche decide di secondi è un processo? Cosa non è un processo?
Entrambi gli esempi presentati soddisfano la definizione di processo, poiché entrambi sono formati da una serie di attività che trasformano degli input in output. La differenza principale sta nell’ampiezza dei confini del processo. Nel caso della creazione di una nuova casa, ci potrebbe essere l’attività di acquisto dei pavimenti, sicuramente più estesa del solo processo di pagamento una volta individuata la tipologia, il fornitore e le modalità di consegna. Tuttavia, entrambi i processi sono ugualmente importanti e seguono la relazione input-trasformazione-output.
In effetti, viviamo in un mondo in cui quasi ogni cosa rientra nella categoria dei processi, che sia prenotare un viaggio, ordinare un drink al bar, prepararsi per il lavoro, andare dal medico, fare la spesa, e così via. Ognuno di noi è costantemente coinvolto in processi, in cui o trasformiamo qualcosa o siamo noi stessi trasformati da essi.
Viviamo in un mondo dove tutto rientra in questa categoria, quando prenoto un viaggio, quando ordino al bar un drink, quando mi alzo e mi preparo per andare a lavorare , quando sono dal medico, quando sono al lavoro o faccio la spesa, sono in un processo o come una persona che trasforma qualcosa o come una persone che viene trasformata.
È quindi fondamentale imparare a riconoscere i processi e capirne il funzionamento, poiché questo è il primo passo per migliorarli e con essi migliorare la nostra vita, le nostre abitudini e le nostre aziende.
Riassumendo: che cos'è un processo?
I processi sono ovunque attorno a noi, che lo vogliamo o meno siamo in ogni istante persone trasformate o trasformanti. Per migliorare le nostre abitudini, la vita e il lavoro, è essenziale acquisire una nuova prospettiva, una visione globale chiamata visione di processo: input-trasformazione-output.
Come afferma l’autore del libro “Lean book“di Riccardo Pavanato:
“Non saremmo mai disposti ad utilizzare un’automobile se non fossimo certi che sia stata progettata adeguatamente, eppure ogni giorno ci affidiamo a centinaia di processi non progettati”
Lean Book